L’essere umano è maestro del razionale.
Riesce a trovare ragioni per ogni suo comportamento anche quando quest’ultimo è distruttivo.
Questo è uno dei motivi per cui non è mai facile cambiare le proprie abitudini, anche se pessime.
Interessante vero? Voglio parlarti un po del mio lavoro, magari può essere utile con la tua clientela.
Imparare semplici azioni sono sufficienti per modificare comportamenti sbagliati. Questa è la prima cosa che ti dicono abitualmente di fare.
C’è però un problema…. queste azioni potrebbero non durare.
Quando sei bloccato da azioni e comportamenti improduttivi per molto tempo, hai bisogno di un approccio più forte.
Della serie… le buone maniere lasciamole a qualcun altro…
Mi è capitato tante volte lavorando, ed a volte ho dovuto anche attendere il momento giusto per poter agire e modificare questi comportamenti.
A volte faccio domande scomode, che tirano fuori paure e bisogni, portando alla luce scomode sensazioni e spesso disagio.
A questo punto è fondamentale che tu sappia riconoscere e accettare le emozioni negative. Vedile come un segno.
Puoi sentirti mortificato, arrabbiato o triste, ma finalmente inizierai a mettere in discussione comportamenti passati.
Facile dire di cambiare le azioni, ma non è così facile mantenere la costanza nel farle. Quindi se è molto tempo che non riesci a correggere qualcosa, sappi che non accadrà se non tiri fuori il lato scomodo della faccenda (te o chi per te) e che le domande a volte sono determinanti per arrivare a questo.
Quando in consulenza faccio queste domande è importante capire che non è solo “io domando e tu rispondi”, è spesso un processo dove si arriva insieme a riflessioni e input che altrimenti non sarebbero arrivate. La condivisione porta al vero cambiamento. E da li si lavora insieme perché la presenza è fondamentale. Tienilo a mente per le tue consulenze.
Questo è il motivo per cui io non mi ritrovo in nessun altro collega che conosco.
Mantenere la mia presenza dopo una scoperta scomoda, aiuta il cliente a far cadere le sue difese che si sente abbastanza sicuro da riflettere, sperimentare la vulnerabilità ed esprimere la consapevolezza che sta emergendo. E’ li che inizia il lavoro, mentre solitamente il consulente, dice cosa fare e se ne va per un mese.
Quando fai una consulenza, dopo, devi restare.
La consapevolezza che hai innescato, dopo la botta delle domande antipatiche, diventa la magia. L’empatia può aiutare molto, per questo a mio parere un consulente di ghiaccio, può non funzionare.
Per attivare questo processo, bisogna attivare tutti i recettori: mente cuore e viscere.
Una volta attivate, ognuno utilizza una predominante specifica.
Le persone che tendono ad essere aiutanti ascoltano più facilmente dal cuore che dall’intestino. Coloro che corrono rischi che si muovono rapidamente d’istinto trovano più facile ascoltare dall’intestino che dal cuore. Essere vulnerabili, in questo caso è efficace.
A volte anche il silenzio serve a formare nuove riflessioni…
Per questo è importante rispondere a domande che possano rivelare paure, o se si vuole veramente avere un cambiamento, capire che trovarsi in situazioni scomode è l’unica via.
Se ti senti scomodo, stai facendo bene.
Se pensi di cambiare ed innescare nuove abitudini con le azioni… sappi che hai un’alta percentuale di insuccesso e di tornare a fare le vecchie cose dopo pochi giorni.
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ciao Fede, concordo perfettamente quanto dici, io quando faccio consulenza, presto attenzione ai minimi particolari, tipo posizione della cliente in ascolto, il modo di gesticolare mentre risponde, il tono della voce ed altro, non so se sono brava oppure no, ma cerco sempre di ascoltare il desiderio e le paure attraverso questi atteggiamenti prima ancora di prendere in considerazione le risposte questo perchè spesso non tutto quel che viene detto è realmente ciò che veramente si desidera.
trovo giusto che dopo l’ascolto non si abbandoni la cliente proprio perchè se la stessa entra in empatia ha preso contatto e fiducia con me e sarebbe sciocco disperdere il lavoro fatto prima se non ci si preoccupa di restarle accanto sino al congedo.
ho cercato di sintetizzare e spero possa bastare per poterne discutere e migliorare
grazie Fede b giornata