Oggi sono in casa, fa così caldo che dovevo scegliere: stare in giardino, bagno in piscina, andare al mare…
Alla fine ha vinto il divano, condizionatore e on demand. Mi è sembrata la scelta migliore.
Approfondire sistemi per semplificare l’argomento brand è un ottimo modo per passare il sabato pomeriggio.
Non nascondo che per me comunicare al mio pubblico chi sono è veramente difficile, tanto che necessito spesso di consulti esterni. Suppongo sia così per tutti però. Non è mai facile esternare i nostri valori, e ciò che ci emoziona. Non è mai facile farsi conoscere per quelli che siamo e offrire i nostri prodotti e servizi presentando realmente perché li abbiamo scelti, perché vogliamo che ci rappresentino proprio loro e non altri. Saper fare per gli altri non è come fare per se stessi 🙂
Ma lo sforzo è necessario, oggi. Perché le persone ricercano questo per valutare una scelta. Hanno bisogno di trovare brand appaganti e che le facciano sentire intelligenti, belle, profonde, particolari. Hanno bisogno che il mondo esterni le approvi per le loro scelte. Scelgono un brand perché il mondo possa identificarle proprio attraverso quella scelta in chi sono veramente.
Ovviamente non scelgono i brand per chi sono veramente.
Ma per chi vogliono essere agli occhi degli altri.
E quindi il lavoro per noi si complica un po’.
Per questo un passo alla volta è fondamentale mettere ordine.
Perché l’ordine fa chiarezza e tira fuori i messaggi in modo giusto.
Lo dice una persona sempre estremamente creativa che vive guardando oltre e con altri occhi qualsiasi cosa.
Ma quando lavoro su un brand, mi accorgo che alla fine, c’è un momento per creare ed un momento per mettere in ordine.
Ed è proprio li che accade la magia.
Nel viaggio sul brand, un viaggio che non finisce mai bisogna costantemente passare da creatività a ordine.
Crei in libertà quando raccogli materiale, ti nutri del mondo, prendi ispirazioni, scegli il gusto di un gelato, provi un nuovo sapore, indossi qualcosa di insolito per te, osservi un panorama da un angolazione diversa dal solito.
Metti ordine quando tutte queste cose, le selezioni e le trasformi in comunicazione.
Quel qualcosa che ti è rimasto impresso proprio oggi… potrebbe essere da approfondire? Vorresti farlo conoscere ai tuoi clienti? Vorresti che loro provino le stesse emozioni e sensazioni che hai vissuto tu?
Assolutamente non devi dimenticarlo. Ferma il senso e trasforma il messaggio.
Creando per il tuo brand un recipiente di emozioni, ti circonderai di persone che vogliono viverle e staranno bene frequentandoti.
In fondo è per questo che il brand è un viaggio…
Come si trasformano le tue esperienze di vita in strumento di comunicazione? in servizio? in un modo per migliorare costantemente il tuo brand e arricchirlo di vita e anima?
Con l’ordine. A tavolino, di fronte ad un blocco e agli appunti presi.
L’estate per me è sempre stata un periodo dell’anno di grande ispirazione, anche se io non sono un amante delle vacanze estive. I 15 giorni al mare o in montagna quando i posti sono pieni di persone. Mi piace fare le mie esperienze, ma non sono un amante del caos. Preferisco partire 3/4 volte l’anno e visitare città e posti nuovi, piuttosto che andare ad uno stabilimento appiccicata all’ombrellone del vicino.
Questo significa che le esperienze che farò io saranno adatte a portare al mio brand un tipo di persone come me. Mi segui?
Ed infatti, più che mai con Diversamente Unici, ho identificato benissimo il mio pubblico.
Il mio pubblico non è stato mai deciso a tavolino come ti viene insegnato a fare.
Potrai pilotare un po di cose, ma ci sono alcune cose che non sono pilotabili. Il tuo gusto è quello. Ed il tuo gusto inevitabilmente si rifletterà sul tuo brand. E attiri quindi persone che hanno la tua stessa idea di bello, di divertente, di emozionante. Puoi decidere l’età, il sesso, la distanza, ma non questo.
E poiché il successo di un brand non è fatto dall’età o in minima percentuale, il grande lavoro lo devi fare da questo lato.
Mi sono resa conto gli ultimi mesi, di avere un pubblico ben definito attraverso la risposta a ciò che io propongo.
Sono veramente tutte persone che hanno caratteristiche ben precise. Ed io fatalità le amo tutte.
Non mi era mai successo. Ho sempre avuto clienti che apprezzavo e clienti con cui ero meno in sintonia. Invece questo mio viaggio professionale che sto condividendo con voi (Diversamente Unici) mi ha portato ad un quadro veramente chiaro.
Mi nutro di libri ma poi consolido con la pratica. Moltissima pratica. E tutto quello che dico e affermo, è sempre provato e accertato da me. Per questo rido quando qualcuno mi copia.
Cavolo.
Penso, non può avere copiato da un libro perché questo io non l’ho letto su un libro….
E poi mi domando il perché. Che gusto c’è…
E allora… mi domando… ma questi … che pubblico hanno?
Il mio… o dei copiatori sciatti come loro? I miei no sicuro… sono troppo furbi…
Hanno un pubblico che a sua volta offrirà questo ai loro clienti.
Ma.. il fine ultimo qual è? Loro non lo sanno, pensano di essere furbi ed eliminare tutta la parta più bella della faccenda: il viaggio, lo scoprire, il fare esperienze, divertirsi abbracciando i propri gusti e trasformarli in servizi e prodotti a loro volta. Viaggiare, uscire a cena ad un ristorante per osservare il menu, prendere un bigliettino da visita che ha una carta pregiata, andare in viaggio in un posto nuovo…
Se copi,… salti il pezzo più bello…
Crescere? Appagarsi? divertirsi? Il fine più in alto del fare un brand… qual è?
Lo scopo di un imprenditore?
La domanda giusta è sempre: perché lo fai? Il viaggio… crea dei brand memorabili. Non copiare, vivi e divertiti! Presenta mondo, il valore aggiunto secondo te!